Conservare male l’olio extra vergine d’oliva può rovinarne le qualità. Scopri il metodo più corretto.
Nelle cucine italiane, l’olio è un elemento indispensabile. In molte famiglie, si tramandano dei gesti semplici gesti quotidiani, come conservare l’olio extra vergine d’oliva al riparo dalla luce. Si tratta di un’azione semplice quanto automatica, tuttavia in pochi conoscono il vero motivo dietro questa decisione.

In molti poi, continuano a posizionare l’olio in bottiglie trasparenti o sul ripiano della cucina. Potrebbe sembrare una scelta di poco conto, quello che non si considera sono le implicazioni che questa scelta potrebbe comportare.
Spesso si tende a sottovalutare l’importanza di come si conservano gli ingredienti in cucina. Dopo l’acquisto, quando si riempie la dispensa, si svuota la spesa senza troppa attenzione, cercando di svolgere nel modo più veloce possibile un compito estremamente noioso. Tuttavia, quando si tratta dell’olio extra vergine d’oliva, è bene prestare particolare attenzione, così da conservane intatte le proprietà.
Le regole fondamentali per conservare l’olio extra vergine d’oliva
Le nonne avevano ragione: per proteggere l’olio extra vergine d’oliva, è infatti essenziale conservarlo in contenitori piccoli e preferibilmente in vetro scuro o acciaio inossidabile. Inoltre, i contenitori andranno poi riposti lontani da fonti di calore e da luce diretta.

Una bottiglia dalla forma con imboccatura e fondo stretti è particolarmente utile per ridurre l’esposizione dell’aria e delle morchie. Inoltre, il freddo eccessivo è altrettanto dannoso: sotto i 10 °C l’olio può congelare formando dei grumi che alterano la sua struttura in modo irreversibile. La temperatura di conservazione è particolarmente importante, l’ideale sarebbe mantenere la temperatura tra i 12 e i 20 °C, meglio ancora se intorno ai 16-18 °C.
Anche gli odori andrebbero tenuti particolarmente sotto controllo. L’olio assorbe facilmente le sostanze volati presenti nell’ambiente, per questo motivo è bene evitare di conservarlo vicino a detergenti o alimenti fortemente aromatici.
Spesso, per amore di estetica, si tende a conservare l’olio in oliere trasparenti o con tappi in sughero. Si tratta di un abitudine che sarebbe meglio perdere, così da garantire il massimo della qualità del prodotto. Inoltre, dopo ogni uso, le bottiglie devono essere lavate accuratamente. Per farlo andrebbe utilizzata acqua calda e carbonato di sodio. È bene evitare di utilizzare l’aceto, perché trasmette il proprio odore all’olio.
Infine, anche se l’olio EVO non scade nel senso più stretto del termine, con il tempo perde le sue proprietà benefiche. Per questo motivo è bene conservare l’olio della stagione più recente.